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lunedì 30 settembre 2013

scuola 21


Energicamente consapevoli


“Dobbiamo imparare  ad esserCi sul pianeta”





ed esserci significa: imparare a vivere
                        a  condividere
                        a comunicare
                        a essere in comunione
imparare a non dominare ma prenderci cura, migliorare, comprendere

                                                     Edgard Morin
                                                    “I sette saperi necessari al’educazione del futuro”


Guardiamoci intorno con curiosità e spirito critico,
abitiamo il nostro pianeta consapevoli di essere protagonisti attivi nel custodirlo.
Trasformiamo le parole in azioni, diventando,noi stessi, autori di quel cambiamento che ci auguriamo.
Noi siamo l’ ambiente che abitiamo e ci  ricordiamo che l’energia non è solamente una risorsa ma è fonte di vita.


Ci occupiamo di tematiche ambientali e sostenibilità già da qualche anno, cercando di promuovere una sensibilità che non sia solo di facciata ma che si traduca in atteggiamenti consapevoli  e concreti.
Abbiamo quindi deciso, con entusiasmo, di aderire al percorso scuola 21 di fondazione Cariplo, sposando appieno le ragioni che lo animano: qui.
La tematica scelta riguarda l'energia ed eccoci allora ad affrontare la prima delle quattro fasi previste.
Il racconto del progetto e le suddette fasi saranno raccontate dai ragazzi attraverso la costruzione di un blog di classe e gli altri social network che già utilizzano.

Le informazioni sulle attività svolte sono reperibili sul sito del CFP Canossa Milano
Il blog di classe è invece disponibile a questo indirizzo (per ora è ancora in costruzione)


Alessandro: alessandrovisigalli.blogspot.it
Twitter : @avisigalli
fb:alessandro visigalli
laura lpizz.blogspot.it
Twitter: @laura_pizz 
Patrizia:
Twitter: @patmarchesi
Lucia:
Twitter: @luciagarbelli


in collaborazione con:
casa dell' energia di fondazione AEM 
socialice

martedì 10 settembre 2013

lettera all'insegnante di mio figlio

di Abram Lincoln


Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c'è un eroe;
che per ogni politico egoista, c'è un leader scrupoloso ...
Gli insegni che per ogni nemico c'è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall'invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti ...
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri
ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l'eterno mistero degli uccelli nel cielo
delle api nel sole, e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare che imbrogliare
Gli insegni ad aver fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza di non seguire la massa, anche se tutti salgono sul carro del vincitore ...
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, 
ma gli insegni a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c'è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici e a guardarsi dall'eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore 
o alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi a combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza di essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande ma veda cosa può fare ...


150 anni fa il  XVI presidente degli Stati Uniti scriveva queste parole all'insegnante del proprio figlio. 
Ho ascoltato questa lettera al convegno Enac di Venezia e alcuni passaggi mi hanno colpito sia come genitore che come insegnante. 
La ripropongo così, senza commenti-che sarebbero superflui- augurando un buon anno scolastico
ai genitori che, con tante speranze, affidano i propri figli agli insegnanti
agli insegnanti che credono in quello che fanno, con l'augurio di riuscire a realizzare anche solo alcune delle richieste sopra scritte, 
ai ragazzi che sono il nostro futuro.

Buon anno a tutti 

domenica 9 giugno 2013

#ltis13, bilancio … comparato

"di [un villaggio] non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda"                                                                                     Calvino, Le città invisibili

Appunti di economia:
Un bilancio a stati comparati è un documento contabile che mette in evidenza i risultati di più anni (esercizi) al fine di valutare l’andamento dell’impresa.

Trasportando a noi questo appunto economico...
il bilancio di #ltis13, per quanto mi riguarda, non può limitarsi all’esperienza in corso ma deve essere messa a confronto con quella precedente.

Il mio primo cMooc è stato … inconsapevole.  Mi riferisco al corso o meglio perCorso del Prof. Formiconi:  “Editing multimediale” al terzo anno della IUL.
Già, perché anche quello, pur non avendo i numeri di quello attuale, era strutturato nello stesso modo; si potrebbe allora definire Mini Open Online Course.
Open lo era sicuramente perché oltre a noi studenti era facile incontrare qualcuno che passava per un saluto, per aiutare e per incoraggiare, proprio come oggi.
Open lo è stato per gli strumenti che abbiamo utilizzato ma soprattutto, anche se questo non rientra nelle varie definizioni, perché ha dato a noi studenti un’apertura mentale e di pensiero che prima non avevamo.
Non sono mai stata la classica insegnante direttiva e da lezione frontale, ma grazie a quel corso, che mi ha fatto riflettere profondamente sull’ apprendimento e rivedere molte delle pratiche educative adottate, ho ritrovato nuove energie e capito come  si possa utilizzare lo strumento tecnologico per
rimettere al centro la persona, per favorirne lo sviluppo, per aiutarla ad abitare il proprio mondo, costruire relazioni e  per continuare a imparare.
Ecco direi che ho proprio re-imparato ad imparare: non ho capito, ho chiesto, ho provato, ho sbagliato, ho riprovato, ho provato emozione nel riuscire, mi sono data tempo.
Queste cose ho cercato poi di trasferirle  nelle mie pratiche formative; chi è cambiato è più aperto al cambiamento e cerca di coinvolge altre persone.

Che fosse basato sul metodo cMOOC, l’ho scoperto solo più tardi quando, così colpita da quanto avevo imparato, senza manuali ma con l’esperienza, ho chiesto al Prof. di scriverci la tesi.
Mi incuriosiva il fatto che in un corso di “Editing” si fossero trattate anche molte altre tematiche, non strettamente collegate, almeno apparentemente, con l’informatica; mi sembrava piuttosto di averci trovato tutti “ I sette saperi necessari all’educazione del futuro” di Edgard Morin, piuttosto che codici e strumenti.
Quando il Prof. mi ha suggerito la lettura di alcune fonti relative ai MOOC, tutte le tessere del mosaico sono andate a posto e ho riconosciuto il percorso che avevo compiuto.

Il secondo cMooc IUL è stata dunque una scelta consapevole.
Avevo alcuni motivi per partecipare, sicuramente osservare quanto succedeva per fini di studio, ma anche fare in modo che altre persone a me vicine tentassero questa esperienza.
Anche in un’organizzazione può succedere che si proceda ognuno per la propria strada, molto meglio invece mettere insieme le forze e condividere per davvero un cammino comune finalizzato a favorire strategie per l’insegnamento in questi nuovi scenari che si prospettano.
Qualcuno ci ha provato, qualcun altro, che per motivi personali ha rallentato, mi ha già chiesto di poter recuperare in un momento più favorevole;  sarò sicuramente disponibile a farlo (per quello che conosco).
Mi sono ripromessa, all’inizio del corso, di concedermi tutto il tempo che volevo per “vagabondare” tra le strade del villaggio,  ho voluto tentare l’esperienza della scrittura collaborativa, che mi interessava  da un po’ di tempo e ho intenzione di continuare perché l’esperimento mi è piaciuto.

Ho scoperto la libertà di poter scegliere e di concedermi tutto il tempo possibile, di scrivere un commento ad un post di un blog per incoraggiare chi inizia questa esperienza, di soffermarmi a pensare dopo aver letto un post del Prof. Molto spesso mi sono mancate le parole perché ritenevo già tutto perfetto, oppure perché tutto era già stato detto da altri, anche questa per me è libertà… 
Ho scoperto fra questi grandi numeri, tante  persone che hanno una visione comune della scuola e che tentano tutti i giorni, faticando, esperienze per migliorarla.
Il cambiamento, come sostiene Morin; è già cominciato e questo percorso ha avuto il merito di unire  e rendere  visibili tutte queste voci, queste esperienze.
Penso che il  successo di un cMOOC, non dipenda dal numero dei partecipanti o di coloro che concludono o meno il percorso ma piuttosto dalle iniziative e dalle attività che da esso prendono vita, anche a distanza di tempo, anche se non immediatamente riconducibile ad esso.

Continuerò a frequentare il villaggio, il mio percorso non è ancora terminato e parteciperò a qualsiasi altra iniziativa simile sarà proposta; ogni percorso  è differente dall’altro, da ognuno si traggono esperienze e arricchimenti diversi.


mercoledì 5 giugno 2013

VWD , azienda simulata ma non troppo!


La Vegas Web Design è l'azienda dei ragazzi del IV anno del Tecnico dei servizi all'impresa, pensata da noi ma progettata e creata interamente da loro!
Dovendo fondere in un unico progetto alunni provenienti da due classi diverse, il tecnico amministrativo e l'informatico gestionale, abbiamo pensato di trasformare un potenziale problema, in un punto di forza: utilizzare le diverse caratteristiche e competenze dei due percorsi precedenti, cercando  di amalgamare in un'unica realtà le due classi.
Nella formazione professionale, si utilizza spesso la simulazione di ambienti di lavoro perché permette  ai ragazzi di trovarsi in contesti vicini alla realtà e che permettano loro di acquisire le competenze necessarie per il mondo del lavoro.
Poiché le competenze non si insegnano ma si acquisiscono al termine di un percorso significativo, abbiamo  pensato di aprire un'azienda che progettasse siti web. I ragazzi dell'informatico gestionale, avrebbero aiutato gli amministrativi con i codici e linguaggi di programmazione, gli amministrativi viceversa avrebbero aiutato con i documenti e la contabilità d'azienda; entrambi avrebbero imparato, aiutandosi. 
E' molto complicato spiegare in sequenze ordinate questa esperienza perché, nonostante avessimo presente l'idea generale, i passi successivi erano determinati dalle risposte dei nostri ragazzi e dai problemi che si presentavano di volta in volta.  
Aprofittando dei contatti "di rete" che abbiamo con la Camera di Commercio di Milano, 
e del loro Ente di Formazione: Formaper,   abbiamo aderito al progetto"Costruisci un Business Plan e apri un'impresa"  che ha consentito ai ragazzi di trasformare la loro idea d' impresa in un progetto reale e presso la loro sede hanno mosso i primi passi. 
A scuola, si è poi approfondito la figura dell'imprenditore da un punto di vista giuridico ed economico   anche attraverso la visione di alcuni film, che ne proponevano diverse tipologie.
I nostri ragazzi, diventati tutti potenziali soci si sono attivati, hanno reperito informazioni, preso decisioni,trovato nome e marchio. 
si è formato un Consiglio di Amministrazione in grado di prendere decisioni circa la sede sociale, gli investimenti e le fonti di finanziamento.
Le discipline coinvolte, (praticamente tutte: italiano, inglese, economia, diritto, informatica), risultano solo sul registro, chi entra in classe o in laboratorio, porta avanti il lavoro cominciato, presiede a riunioni, risponde a domande e molto spesso impara da loro.
Più volte i ragazzi ci hanno stupito per le loro intuizioni e per la loro capacità di affrontare gli ostacoli che  incontravano strada facendo. Con determinazione, con qualche vivace scambio di opinione, a volte muovendosi anche con difficoltà, 
hanno  predisposto un piano di fattibilità economico – finanziaria  con la determinazione del fabbisogno finanziario e l’indicazione delle relative coperture,  
hanno effettuato ricerche,  selezionato le fonti  e compilato i documenti richiesti sul sito dalla CCIAA.
Il percorso Formaper è poi proseguito con il  progetto “Porte aperte” in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano dove hanno iscritto presso  il Registro delle Imprese, la loro azienda e  depositato il marchio da loro creato. 
eccoli all'opera in Camera di Commercio

martedì 23 aprile 2013

Il gruppo Enac

 genesi e sintesi


Una serie di cause ha favorito la nostra partecipazione al cMOOC #ltis13 e la conseguente organizzazione di una micro struttura, qual è il Gruppo Enac, all’interno del villaggio.
Ci sono fatti e piccoli gesti che, apparentemente scollegati tra di loro, con l’andar del tempo generano cambiamenti.
Uno scontro ad un consiglio docenti per voti e presenze, la segnalazione di un blog, l’intuizione di una possibilità, il battito d’ali di una farfalla …

Un fatto

Alcuni di  noi  partecipano, da qualche  anno, al  Convegno  Nazionale dell’ ENAC che si svolge a Venezia, durante il mese di luglio.
Otre ad ascoltare l’esperto di turno che interviene sulle tematiche inerenti  l’educativo, ci si incontra, si svolgono lavori di gruppo, ora si usa chiamarli “tavoli di lavoro" e soprattutto si condividono le esperienze. Non mancano, ovviamente, i momenti informali alle Zattere sul finire della sera …
Tutti gli anni ci salutiamo dicendoci: “Ma perché non facciamo qualcosa  insieme?”, “Teniamoci in contatto, organizziamo!”
Torniamo sempre con rinnovato entusiasmo e voglia di fare. 
Poi i mille impegni, la routine, gli adempimenti burocratici, le varie ed eventuali,  impediscono di mettere in atto le buone intenzioni.

Venezia, luglio 2012 chi si riconosce nella foto?




Un altro fatto

Dell’ Enac fa parte la Fondazione Enac che riunisce i centri di formazione professionale della Regione Lombardia.
Lo scorso anno, in occasione della presentazione del Bilancio Sociale, è intervenuto  il Prof. Andreas Formiconi che, con l’intervento sulla sua esperienza alla IUL,  ha suscitato interesse ed entusiasmo tra i partecipanti.
Ho raccolto personalmente attestati di stima nei suoi confronti e richieste di informazione circa il suo blog, il corso e la metodologia.
Non si è trattato solo di parole, con i colleghi abbiamo da subito cominciato a considerare in modo diverso alcune cose, a lavorare in altro modo, a tentare nuove vie.
Cambiamenti impercettibili, inizialmente.
andando per scuole e dintorni

Un altro ancora

La partecipazione al bando Generazione Web della Regione Lombardia che ha dotato alcune nostre classi di Lim e tablet.
La conseguente consapevolezza che la scuola non possa cambiare con un semplice
aumento di tecnologia, ci ha portato a costituire un gruppo di lavoro tra le diverse sedi che riflettesse sulle metodologie e sulle effettive possibilità che le nuove tecnologie offrono.
E' a questo punto che interviene la proposta di partecipare al cMOOC #ltis13, cogliamo al volo l'opportunità.

Il gruppo

Eccoci finalmente!
Dalle parole, siamo passati ai fatti: preparati i bagagli, ci siamo trasferiti al villaggio.
Di esso siamo una minuscola parte e come tale abbiamo tutte le sue caratteristiche.
Siamo un gruppetto eterogeneo, tra noi ci sono persone che hanno ruoli e responsabilità diverse ma ci  accomuna la stessa voglia di metterci in gioco.
C'è chi è partito puntuale, chi è arrivato più tardi, chi fila come un treno e chi ha bisogno di una spintarella, chi si muove sicuro e chi ha bisogno di un "pat pat" sulla spalla.
Anche gli strumenti sono differenti: per il blog alcuni utilizzano WordPress, altri Blogger e c'è chi, per interesse personale, sta leggendo il manifesto e la policy di NoBlogs.
Aiutarci è stato spontaneo, per tenerci in contatto usiamo PiratePad:  http://piratepad.net/gruppoEnac
chi c'è, risponde.
Il cammino è appena cominciato e non sappiamo ancora a cosa ci porterà questa avventura ma già si intuiscono i primi cambiamenti: maggior collaborazione e voglia di sperimentare, di conoscere strumenti e metodologie in grado di favorire l'apprendimento ma che ci facciano anche riflettere sui nostri processi e sul nostro modo di stare in classe.
Maggior intesa, complicità e anche divertimento e la sensazione di andare tutti nella stessa direzione.
La scuola non si cambia con la bacchetta magica o aspettando interventi esterni, (per altro quasi sempre dannosi); le modifiche partono sempre da noi, dal  cambio di prospettiva e dalle azioni conseguenti.
Piccoli passi...





















giovedì 4 aprile 2013

Il villaggio #ltis

Pensieri disordinati, appunti di vi(ll)aggio

E' iniziato, mercoledì 3 aprile il cMooc  offerto dalla Italian University Line  e il villaggio ha cominciato ad animarsi: 414 abitanti, 156 commenti  in due giorni.

Gli abitanti, che arrivano da  luoghi diversi, portano  bagagli con aspettative, ansie ed esperienze varie. Ripartiremo con valigie ancora più piene.
Senza stress da esame, più liberi di sperimentare e di imparare. Basta lasciarsi coinvolgere nell'esperienza.

E' bello ritrovare compagni di viaggio e incontrare persone nuove. Stranissimo  arrivare a scuola e sentire i miei colleghi dire: "Hai letto il post di Andreas? Noi abbiamo già postato un commento". "Senti, poi mi dici come si fa ... "
Come si fa cosa? quando io prima di scrivere una riga, lo scorso anno ho impiegato una settimana?
 "ok, se posso essere utile" ;-)

Bellissima la suggestione del villaggio, a misura d'uomo,  una dimensione che mi si addice; non molte case, una chiesa, una piazza e il più delle volte un bar o, meglio ancora, un'osteria (c'è una certa differenza).

Ho letto, proprio recentemente, una bellissima riflessione sui villaggi; l'autore si riferisce a quelli indiani ma è valida anche per altri contesti:
"Mi aspettavo di trovare povertà e frustrazione, invece vi trovai un diverso tipo di ricchezza e di pace.
La ricchezza della terra, degli animali, degli alberi, dei laghetti, delle pareti di terra e della musica.
La pace del tempo, della pazienza, della gentilezza, della condivisione, del cibo semplice e d'una sensazione di eternità.
Quando penso ai villaggi, penso al Paradiso. Mi chiedo sempre: perché mai abbiamo inventato le città?"

 S. Mitra da: "Il buco nel muro"

Buon villaggio!
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13/04 importo appunti sparsi da PiratePad


sabato 06/04

aggiornamento appunti di vi(ll)aggio

 Il sabato del villaggio

Gli abitanti del villaggio (431) cominciano a definire la propria identità.
Le attività fervono, sono cominciate le prime domande e i primi perché.


  • Ci viene sottoposto un sondaggio su quale software utilizziamo principalmente. Rispondo Windows (il mio collega Visi, potrebbe togliermi il saluto per questa risposta) perchè è il programma che ho sul portatile che uso a casa, se fossi a scuola userei Linux -Ubuntu, se fossi da altre parti iOS  x iPad. L'utilizzo del sw dipende anche dell'utilizzo che ne devo fare, ma non credo che sia questo lo scopo del sondaggio.
  • Qualcuno suggerisce di utilizzare Piratepad per tenere traccia del percorso. Ci provo, sembra divertente e intuitivo. Da quello che capisco offre possibilità di scritture collaborative. Mi piace.


Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.

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 domenica 07/04

3 post, qui non ci si riposa...

Alternative a google reader per aggregare feed e seguire le tracce intricatissime di questo cMOOC: RSSOwl e Blogline.
  • Scarico RSSOwl sul Pc di casa: un gufo nel bosco che attornia il villaggio ci sta bene.
  • e Blogline per trovare i feed ovunque io sia.
Cominciando a camminare in 400 avanti e indietro, si tracciano i primi sentieri.
Si inizia dal più importante, quello che fornisce notizie : il sito http://iamarf.org
4 post
rispondere solo se si è pronti per proseguire.
Sarei anche pronta ma decido di non rispondere, troppo veloce.
Ci si potrebbe spaventare. Aspetto.
Uno dei vantaggi, nella vita di un villaggio è una dimensione più umana delle attività e  del tempo! 
Forse più tardi o domani...
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 lunedì 08/04
Dopo un "tranquillo week end di lavoro", pensavo ad una tranquilla mattinata a scuola e invece....appena ci metto piede, comincia il casino delle domande sui feed, gli rss , RssOwl etc.
Sui feed sono abbastanza preparata, nel senso che so cosa sono perché li ho già utilizzati ma i due programmi li ho semplicemente scaricati e li ho solo smanettati un po' .
Ci proviamo....
purtroppo la ns rete scolastica ha un sacco di blocchi e per aggiornare qualsiasi cosa  coccorre l'utenza di amministratore, password etc.
Corrompiamo il collega informatico.
 Avviamo i primi passi.
- - > differenze con lo scorso anno: se una cosa non mi riesce al primo tentativo, ci riprovo senza stressarmi, il mondo non mi crollerà addosso, un click non farà esplodere il PC.


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 martedì 09/04

Oggi, scrivere con  Piratepad è stato un casino; 
come dice Claude "piratepad ha il singhiozzo", ora ho capito cosa intendesse!
queste note sono riuscita a scriverle alle 23.09 con un iPad.
Leggo i nuovi post di Andreas e mi dico, a proposito dei commenti suscitati da
che se ancora siamo in molti a indignarci,  utilizzando tutti gli strumenti che attualmente abbiamo a disposizione x far sentire la ns voce, allora qualcosa riusciremo ancora a fare.
Se non per noi, pere i nostri figli e (perché no?) per i figli degli altri.

correggo gli errori ortografici, mi sa che la vista...
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mercoledì 10/04

villaggio a quota 450

"Il Podcast è una radio che si ascolta, si vede, si legge e si naviga”
Alberto Pian

e oggi il nuovo post tratta appunto di questo e l'importazione di feed da podcast.
Il Prof segnala anche CHOCOLAT, molto interessante che importo subito.
Aggiungo poi i feed di altri programmi di Radio 2 e 3 che non riesco quasi mai a seguire.
Già che ci sono mi ricordo di avere in Delicious:  AudioCast
poi esportato in Diigo (su suggerimento di Claude) e lo segnalo.
In passato mi è capitato di utilizzarlo.
L'utilizzo del podcast nell'attività scolastica è interessante perchè apre ad altre possibilità.
Un podcast può essere acoltato ovunque e si possono coinvolgere gli alunni stessi nella sua realizzazione, renderli protagonisti, insomma.
Riascolteranno con più piacere se la lezione è la loro.
?

Chi sarà la collega M.G. a cui devo fornire "lumi"?
sicuramente qualcuno di un altro centro a noi collegato.
Chiedo a mia volta "lumi" a E., approfittando della sua presenza su skype.
Esistono solo due persone con quel nome e una lavora proprio con me. 
Stupore.
Si raggiungono non so quante persone nell'etere e non passa una comunicazione
(per altro detta e ridetta in più occasioni e contesti) tra noi? 
Meditiamo.

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giovedì 11/04

"Laura, tu per caso c'entri con il corso?"
Si, c'entro con Veronica, Lucia, Elisabetta, Alessandro e altre 455 persone!
mi potresti...ho letto, ma in ritardo, ed è un pò un caotico...
Posso ma guarda che il caos resterà!

Andreas propone: non solo luci
cosa siamo disposti a lasciare di noi, della ns. anima, così scriveva il Prof.,
iscrivendoci ai servizi di social network?
Mentre i commenti si moltiplicano ripenso allo scorso anno...

Anonimo
Inviato febbraio 25, 2012 alle 2:14 pm | Permalink

Sono l’utente che ama viaggiare informato,
abbastanza diffidente da evitare alcuni ambienti troppo “esposti”.
...
Volendo potrei rendermi invisibile, utilizzando alcuni suggerimenti offerti dalla rete che rallentano solo la navigazione.
Ritengo più utili i consigli che sono stati dati per rendere consapevoli gli utenti e, come è stato più volte detto, non solo da Fb, il cui gioco è ormai abbastanza manifesto.
Al termine di questo percorso, sono un utente diffidente q.b.(quanto basta) per continuare a non svendere l’anima ma tale da capire che l’uso della rete può essere costruttivo e proficuo, basta saperla usare nel modo giusto.
Un grazie davvero a tutti per … tutto.
Keep in touch!
“― Ma voi, insomma, si può sapere chi siete?
Mi stringo nelle spalle, socchiudo gli occhi e gli rispondo:
― Eh, caro mio… Io sono il fu Mattia Pascal.”

Confermo quanto avevo scritto.
Ci sono diversi modi per abitare la rete, l'importante è esserne consapevoli e sapere che uso vogliamo farci.
Quest'anno, sfidando diffidenze e reticenze varie, abbiamo introdotto l'utilizzo di Twitter con la nostra  classe IV.
Con loro  abbiamo dato vita ad una simulazione aziendale, la Vegas Web Design, un'azienda che progetta siti web, non per finta, abbiamo  infatti ricevuto commesse per la progettazione di veri siti di alcune organizzazioni.
Per tenerci in contatto con loro durante il periodo di stage, per reperire notizie di tipo economico e informatico, per rispondere a loro domande e indicare un modo diverso di utilizzo dei social network abbiamo appunto proposto l'utilizzo di Twitter.
I ragazzi, come al solito ci hanno stupito, anche quando ci hanno detto:
"Meglio questo, Fb ormai è un po' troppo s...........o e ci sono un sacco di adulti che fanno i cretini!"
Ecco, ricordiamoci anche di questo; di solito parliamo di loro, dei casini che combinano nel cosiddetto cyberspazio ma...anche loro giudicano noi e i nostri comportamenti.

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aggiornamento dell'ultima ora

domenica 14/04

Ho fatto come i nostri ragazzi, nella fretta di consegnare "il compito", non ho riletto,
consegnando un testo con imprecisioni ed errori vari.
Corro ai ripari.
Fa sempre bene finire ... dall'altra parte!
Si capiscono un sacco di cose.






lunedì 11 febbraio 2013

m’illumino di meno 2013


Dobbiamo imparare ad esserci sul pianeta...”


Edgard Morin: "I sette saperi necessari all’educazione del futuro”

In occasione della giornata internazionale del risparmio energetico, 

il C.f.p. Canossa aderisce all’iniziativa : 
M’illumino di meno“, proposta dalla trasmissione di Radio 2 Caterpillar.
L’adesione sarà segnalata sul sito internet
caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno/

L’attività del Centro prevede una campagna di sensibilizzazione sulla tematica della tutela ambientale, del risparmio energetico e più in generale sulla gestione delle risorse. Il calcolo del consumo e del risparmio confluirà nella redazione di un’apposita “Spegning Review”  ed infine, dopo la visione della filmografia consigliata, 

in un concorso fotografico.

I lavori presentati saranno esposti in una mostra,

Tempi previsti:


14 Febbraio 2013 Presentazione delle iniziative alle classi
22 Marzo 2013 Termine di consegna delle opere
05 Aprile 2013 Allestimento della mostra

Tematiche proposte e filmografia relativa:

 Ambiente     “Home” 2009 (Bertrand)
Risparmio energetico  “Una scomoda verità”  2006 (Guggenheim)
Sostenibilità                 “Il mondo secondo Monsanto” 2008 (Robin)
Acqua          “Blue Gold: World Water Wars” 2008 (Bozzo)





REGOLAMENTO CONCORSO:


1) Il concorso fotografico, indetto dal Centro di  Formazione Canossa, è aperto a tutte le classi, gli allievi possono scegliere di presentare i loro lavori individualmente, per gruppi o per l’intera classe;

2) Ogni alunno, gruppo della classe, classe presenterà opere riguardanti gli argomenti: il risparmio energetico, il risparmio dell’acqua, il riciclo dei rifiuti, la salvaguardia dell’ambiente;

3) Le opere potranno essere realizzate in bianco e nero o a colori e andranno consegnate su supporto elettronico al comitato organizzatore entro e non oltre il 22/03/2013;

4) Le opere dovranno essere inedite e non verranno restituite;

5) Le opere sa­ranno esposte in mostra dal 05 Aprile 2013,  entro tale data è prevista la votazione da parte del comitato organizzatore delle 4 migliori opere (1 per ogni tematica)  

6) Il personale del Centro, docente e non, potrà partecipare con lavori considerati “fuori concorso”.




comitato organizzativo: Laura Pizzotti, Alessandro Visigalli, Fabrizio Giagoni