Devo mettere in ordine le fasi (che a volte si intersecano e si sovrappongono), prendere le distanze da entusiasmi e/o sconforti, per riuscire a distinguere pregi e difetti di quanto si è fatto e cercare poi di renderlo comprensibile a chi legge.
Fatta questa premessa, ci provo... e cerco di raccontarvi la nostra esperienza con scuola 21, partendo dall'inizio.
Le motivazioni
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Ricardo per Scuola 21 perchè? |
Va detto che eravamo freschi del cMooc del Prof. Andreas Formiconi e intenzionati a mettere in pratica i suoi consigli e quello che avevamo imparato, sia per quanto riguardava l'utilizzo della tecnologia per rendere protagonisti i ragazzi, sia per quanto ci era stato detto circa la collaborazione e la condivisione.
Come si procede (onestamente navigando un po' a vista e sempre disposti a modificare rotta)
Come descritto nella pagina wiki di #loptis, sono previste quattro fasi e per ora siamo solo alla fine della prima cioè all'esplorazione dell'argomento "energia".
Gli insegnanti: hanno ridotto al minimo le lezioni frontali proponendo testi, letture e attività concrete come la visita alla "Casa dell'Energia", dove è stato possibile effettuare esperimenti con le diverse forme di energia.
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alla Casa dell'energia AEM |
I ragazzi: hanno effettuato ricerche e organizzato le loro fonti elaborando poi i testi che hanno pubblicato nei loro siti o blog personali.
La prima difficoltà emersa riguardava la ricerca delle fonti; i nostri studenti, espertissimi in cellulari, videogiochi e tutti tablet-dotati, incontrano difficoltà quando si tratta di impiegare la tecnologia per fare ricerche.
Senza scandalizzarci troppo, abbiamo convenuto che il nostro compito era proprio quello di indirizzarli e guidarli nell' esplorazione; siamo partiti da lì.
Il secondo passaggio riguardava la riorganizzazione dei materiali cercati e la stesura dei testi.
Dopo qualche tentativo hanno capito che le regole della sintassi valgono anche in internet, che scrivere per rendere pubblico un materiale richiede una certa accortezza e l'osservazione di alcune norme.
Dopo qualche tentativo hanno capito che le regole della sintassi valgono anche in internet, che scrivere per rendere pubblico un materiale richiede una certa accortezza e l'osservazione di alcune norme.
Occorre precisare che la nostra è una classe multietnica e molti ragazzi provengono da paesi lontani; a loro va un merito doppio per le fatiche incontrate e in parte superate grazie ai lavori di gruppo e alla collaborazione con ragazzi di altre classi (da un paio d'anni gli alunni di IV aiutano i loro compagni di I e II che hanno difficoltà con la lingua italiana). In altri casi abbiamo ritenuto invece opportuno utilizzare la lingua inglese, valorizzando le capacità di qualcuno particolarmente dotato.
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Marica per "Tutto in un punto" |
Tecnologia
Abbiamo scelto il blog per la pubblicazione dei materiali perché permette a tutti di intervenire (per obblighi "dall'alto" abbiamo dovuto sottostare alla moderazione ma questo, rispetto a quanto
ottenuto, è un dettaglio); insieme scegliamo cosa pubblicare e il nostro intervento si limita ad un lavoro di redazione.
I ragazzi, liberi di esprimersi e di organizzare le proprie risorse, stanno reagendo con entusiasmo e sono propositivi; spesso lavorano fuori dall'orario scolastico, senza alcun obbligo.
Per tenerci in contatto con i membri di Scuola 21, usiamo altri social media; in Goolge plus è stata creata una comunità che condivide materiali, aiuti reciproci e riflessioni.
Non tutto fila sempre liscio, gli intoppi ci sono: il ragazzo timoroso ad esporsi che deve essere sostenuto, il collega che ha dovuto essere maggiormente coinvolto e la mole di lavoro che si accumula. Abbiamo dovuto superare la delusione per non essere stati supportati da chi avrebbe dovuto farlo e che forse neanche comprende quale sia il nostro intento. Non importa, procediamo a piccoli passi e, come ebbe a dire una mia collega, ci è stato insegnato un metodo efficace e noi, con i nostri evidenti limiti, cerchiamo di metterlo in pratica.
Ci mancano altre tre fasi ma di queste parleremo più avanti...
ottenuto, è un dettaglio); insieme scegliamo cosa pubblicare e il nostro intervento si limita ad un lavoro di redazione.
I ragazzi, liberi di esprimersi e di organizzare le proprie risorse, stanno reagendo con entusiasmo e sono propositivi; spesso lavorano fuori dall'orario scolastico, senza alcun obbligo.
Sara, Daniela, Paolo e Christian |
Non tutto fila sempre liscio, gli intoppi ci sono: il ragazzo timoroso ad esporsi che deve essere sostenuto, il collega che ha dovuto essere maggiormente coinvolto e la mole di lavoro che si accumula. Abbiamo dovuto superare la delusione per non essere stati supportati da chi avrebbe dovuto farlo e che forse neanche comprende quale sia il nostro intento. Non importa, procediamo a piccoli passi e, come ebbe a dire una mia collega, ci è stato insegnato un metodo efficace e noi, con i nostri evidenti limiti, cerchiamo di metterlo in pratica.
Ci mancano altre tre fasi ma di queste parleremo più avanti...
1 commento:
Bello! Perché non aggiorni la vostra descrizione nel wiki aggiungendoci un link a questo post?
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