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lunedì 9 gennaio 2012

memorie di un professore

Quando parlo della mia precedente esperienza universitaria, rischio di fare un grande torto ad un docente che per me è stato maestro.
Cerco allora, nel mio blog, di fare ammenda.
Il suo amore per l'insegnamento e per il diritto romano, si manifestavano in ogni  gesto e in ogni lezione.
Con lui l'aula magna Agostino Gemelli si trasformava in uno stadio: studenti seduti dappertutto e ogni tanto appariva qualche cartello, scritto in latino maccheronico, a cui non mancava di dare risposte o fare battute. Applausi e risate, spesso con noi in corridoio a fare commenti sportivi.
Mai "in cattedra",  iniziava con una domanda o con una provocazione e poi, parola concessa a tutti e microfono aperto, anche alle contestazioni.
Zero libri, solo ricerche e appunti (parliamo di circa 30 anni fa); anche una noiosa lezione sulle controversie tra Betti e De Francisci, diventava occasione di dibattito.
Memorabile quella sulla caduta dell'impero romano dovuto alla decadenza degli ideali che lo avevano sostenuto. A distanza di anni ricordo ancora le precise parole : " i barbari? balle! I migliori generali erano barbari, ..., la fine della pietas, la decadenza..."
Per noi, suoi studenti, l'unico codice sarà sempre il Corpus Juris Civilis di Giustiniano!
Il prof di storia del diritto romano si chiama, anzi si chiamava, Giorgio Luraschi.
Per noi è stato e rimarrà sempre, un esempio.
E' giusto segnalare le eccezioni, quando ci sono.
A proposito ,"...sapete chi furono gli inventori delle leggi sui pentiti?"

1 commento:

Andreas Formiconi ha detto...

Hai fatto proprio bene, la memoria di queste eccezioni andrebbe sostenuta sempre. Vedi mai che a furia di eccezioni ...