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domenica 22 gennaio 2012

OPEN SOURCE - FREE SOFTWARE

Questioni di terminologia:
L’espressione open source (codice sorgente aperto, pubblico) viene coniata nel 1997 nel corso di un meeting in cui i leader della Free Software Foundation, ad esclusione di R. Stallman che uscì dal movimento,  aprirono alle grandi imprese profit pensando di  diffondere meglio le idee del free software.
Free software e open source sono due movimenti diversi perché portatori di due diversi visioni del software che  per il primo movimento deve avere  carattere etico. Pur avendo diverse principi i due movimenti spesso collaborano contro un unico “nemico”: il software proprietario.
Occorre però chiarire che il termine free significa libero e non gratuito e si riferisce alla libertà dell'utente di eseguire, copiare, distribuire, studiare, cambiare e migliorare il software.
 Più precisamente, significa che gli utenti del software godono delle quattro libertà fondamentali:

Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo (libertà 0).
Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in modo da adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo (libertà 2).
Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti apportati (e le versioni modificate in genere), in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3).
L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.

Uno dei principali esponenti del movimento del software libero è Richard Stallman, che avviò il progetto GNU simile a Unix ma libero, (Gnu in Not Unix), fondò la Free Software Foundation, inventò e diffuse il concetto di copyleft, contrapponendolo a quello di copyright.
Attivista politico attento a tutto quanto succede nel mondo, ha firmato in occasione delle elezioni politiche italiane nel 2008, con altri intellettuali, un appello al voto per Sinistra Critica, unico partito a sostenere la sua visione di software libero.
 Personaggio scomodo per la sua visione radicale, poco incline a salotti televisivi e ai giornalisti,  è sicuramente una persona che vive in modo coerente con le proprie idee.

La mia esperienza con il software liberò è iniziata qualche anno fa quando il collega di informatica, convinto fautore di questa filosofia ha iniziato ad illustrarmela. Da allora nella mia scuola, come ho già avuto occasione di scrivere nei commenti del blog di classe in Pratiche del Cyberspazio, qualche passo è stato fatto, anche i ragazzi utilizzano software libero e i vantaggi non sono solo quelli derivanti dall’economia o dalla tecnica ma anche la conseguente collaborazione che nasce con altre scuole e relativi scambi di materiale didattico.
Gli svantaggi che incontriamo derivano dalla resistenza di alcuni docenti, restii ad imparare nuovi sistemi e affezionati “alle finestre” e al fatto che alcuni progetti open non siano ancora stabili e presentano, nel giro di qualche anno versioni diverse dello stesso, (fork).

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