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martedì 3 gennaio 2012

il cimitero dei libri perduti

Chi ha letto l'ombra del vento di Zafon, sa di cosa parlo, per chi non lo avesse letto, cito dal testo:

"Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e l'anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza...

E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito.

Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci
appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel ."

Nella nostra blogoclasse, in questi giorni abbiamo parlato di libri, e-book, testi poetici e letterari, di libri dimenticati e poi riscoperti, di ricordi...e allora, allora, mi è venuta voglia di scoprire quali libri sono, o sono stati negli anni,

i vostri migliori amici!

2 commenti:

Mafalda ha detto...

Cara Hanny,
che bello, sì, parliamo di libri, di carta, della "Galassia Gutenberg", di quella parte del nostro vissuto più intimo e singolare. Ah certo! Adesso c'è l'e-book... Però mi domando: come potrei, un giorno, guardare la mia libreria e vederla vuota, povera, dimenticata?... E' proprio quando prendo in mano quei libri, quei libri di cui parli tu, quelli che mi hanno accompagnato nel mio mondo solitario, fatto di pensieri, paure, sogni, speranze, ma anche di presente e futuro, di tanti come e perchè, che il mio cuore palpita.
Di libri importanti ce ne sono stati, certo. Ma se proprio devo fare una scelta, allora ti direi questi:
Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse (forse qualcuno direbbe: un classico!)
Delitto e Castigo di Dostoevskij (e anche per questo magari qualcuno dirà: un altro classico!)
e poi...
Cecità di Saramago
L'infiltrato di Carlo Brambilla

E poi... e poi...

Ciao Hanny!
A presto.

laura ha detto...

@Mafalda: e poi...e poi...
sempre un pasticcio scegliere e mettere in fila i libri!
Si fà sempre torto a qualcuno che per un certo periodo, una frase o un certo personaggio c'è stato caro.
Quando si è trattato di delineare il profilo per il blog, ho scritto i primi due che mi sono saltati in mente: Cent'anni di solitudine di Marquez che, nonostante mi sia persa mille volte tra la genealogia dei Buendìa, mi ha colpito per il modo fantastico ma allo stesso tempo realistico e burlesco di descrivere le storie e le situazioni che mi hanno ricordato alcuni nostri scrittori del '400, e il già citato L'ombra del vento, per la magia e le atmosfere di Barcellona.
Ora che il blog stà diventando sempre più mio, aggiornerò anche i libri perchè mi sono accorta di averne dimenticati molti altri, tra gli altri un libro che ho riletto due anni fà e che solo allora ho cominciato a capire: La morte di Ivan Il'ic di Tolstoj; per me un monito.
E poi, poi..