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martedì 23 aprile 2013

Il gruppo Enac

 genesi e sintesi


Una serie di cause ha favorito la nostra partecipazione al cMOOC #ltis13 e la conseguente organizzazione di una micro struttura, qual è il Gruppo Enac, all’interno del villaggio.
Ci sono fatti e piccoli gesti che, apparentemente scollegati tra di loro, con l’andar del tempo generano cambiamenti.
Uno scontro ad un consiglio docenti per voti e presenze, la segnalazione di un blog, l’intuizione di una possibilità, il battito d’ali di una farfalla …

Un fatto

Alcuni di  noi  partecipano, da qualche  anno, al  Convegno  Nazionale dell’ ENAC che si svolge a Venezia, durante il mese di luglio.
Otre ad ascoltare l’esperto di turno che interviene sulle tematiche inerenti  l’educativo, ci si incontra, si svolgono lavori di gruppo, ora si usa chiamarli “tavoli di lavoro" e soprattutto si condividono le esperienze. Non mancano, ovviamente, i momenti informali alle Zattere sul finire della sera …
Tutti gli anni ci salutiamo dicendoci: “Ma perché non facciamo qualcosa  insieme?”, “Teniamoci in contatto, organizziamo!”
Torniamo sempre con rinnovato entusiasmo e voglia di fare. 
Poi i mille impegni, la routine, gli adempimenti burocratici, le varie ed eventuali,  impediscono di mettere in atto le buone intenzioni.

Venezia, luglio 2012 chi si riconosce nella foto?




Un altro fatto

Dell’ Enac fa parte la Fondazione Enac che riunisce i centri di formazione professionale della Regione Lombardia.
Lo scorso anno, in occasione della presentazione del Bilancio Sociale, è intervenuto  il Prof. Andreas Formiconi che, con l’intervento sulla sua esperienza alla IUL,  ha suscitato interesse ed entusiasmo tra i partecipanti.
Ho raccolto personalmente attestati di stima nei suoi confronti e richieste di informazione circa il suo blog, il corso e la metodologia.
Non si è trattato solo di parole, con i colleghi abbiamo da subito cominciato a considerare in modo diverso alcune cose, a lavorare in altro modo, a tentare nuove vie.
Cambiamenti impercettibili, inizialmente.
andando per scuole e dintorni

Un altro ancora

La partecipazione al bando Generazione Web della Regione Lombardia che ha dotato alcune nostre classi di Lim e tablet.
La conseguente consapevolezza che la scuola non possa cambiare con un semplice
aumento di tecnologia, ci ha portato a costituire un gruppo di lavoro tra le diverse sedi che riflettesse sulle metodologie e sulle effettive possibilità che le nuove tecnologie offrono.
E' a questo punto che interviene la proposta di partecipare al cMOOC #ltis13, cogliamo al volo l'opportunità.

Il gruppo

Eccoci finalmente!
Dalle parole, siamo passati ai fatti: preparati i bagagli, ci siamo trasferiti al villaggio.
Di esso siamo una minuscola parte e come tale abbiamo tutte le sue caratteristiche.
Siamo un gruppetto eterogeneo, tra noi ci sono persone che hanno ruoli e responsabilità diverse ma ci  accomuna la stessa voglia di metterci in gioco.
C'è chi è partito puntuale, chi è arrivato più tardi, chi fila come un treno e chi ha bisogno di una spintarella, chi si muove sicuro e chi ha bisogno di un "pat pat" sulla spalla.
Anche gli strumenti sono differenti: per il blog alcuni utilizzano WordPress, altri Blogger e c'è chi, per interesse personale, sta leggendo il manifesto e la policy di NoBlogs.
Aiutarci è stato spontaneo, per tenerci in contatto usiamo PiratePad:  http://piratepad.net/gruppoEnac
chi c'è, risponde.
Il cammino è appena cominciato e non sappiamo ancora a cosa ci porterà questa avventura ma già si intuiscono i primi cambiamenti: maggior collaborazione e voglia di sperimentare, di conoscere strumenti e metodologie in grado di favorire l'apprendimento ma che ci facciano anche riflettere sui nostri processi e sul nostro modo di stare in classe.
Maggior intesa, complicità e anche divertimento e la sensazione di andare tutti nella stessa direzione.
La scuola non si cambia con la bacchetta magica o aspettando interventi esterni, (per altro quasi sempre dannosi); le modifiche partono sempre da noi, dal  cambio di prospettiva e dalle azioni conseguenti.
Piccoli passi...





















giovedì 4 aprile 2013

Il villaggio #ltis

Pensieri disordinati, appunti di vi(ll)aggio

E' iniziato, mercoledì 3 aprile il cMooc  offerto dalla Italian University Line  e il villaggio ha cominciato ad animarsi: 414 abitanti, 156 commenti  in due giorni.

Gli abitanti, che arrivano da  luoghi diversi, portano  bagagli con aspettative, ansie ed esperienze varie. Ripartiremo con valigie ancora più piene.
Senza stress da esame, più liberi di sperimentare e di imparare. Basta lasciarsi coinvolgere nell'esperienza.

E' bello ritrovare compagni di viaggio e incontrare persone nuove. Stranissimo  arrivare a scuola e sentire i miei colleghi dire: "Hai letto il post di Andreas? Noi abbiamo già postato un commento". "Senti, poi mi dici come si fa ... "
Come si fa cosa? quando io prima di scrivere una riga, lo scorso anno ho impiegato una settimana?
 "ok, se posso essere utile" ;-)

Bellissima la suggestione del villaggio, a misura d'uomo,  una dimensione che mi si addice; non molte case, una chiesa, una piazza e il più delle volte un bar o, meglio ancora, un'osteria (c'è una certa differenza).

Ho letto, proprio recentemente, una bellissima riflessione sui villaggi; l'autore si riferisce a quelli indiani ma è valida anche per altri contesti:
"Mi aspettavo di trovare povertà e frustrazione, invece vi trovai un diverso tipo di ricchezza e di pace.
La ricchezza della terra, degli animali, degli alberi, dei laghetti, delle pareti di terra e della musica.
La pace del tempo, della pazienza, della gentilezza, della condivisione, del cibo semplice e d'una sensazione di eternità.
Quando penso ai villaggi, penso al Paradiso. Mi chiedo sempre: perché mai abbiamo inventato le città?"

 S. Mitra da: "Il buco nel muro"

Buon villaggio!
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13/04 importo appunti sparsi da PiratePad


sabato 06/04

aggiornamento appunti di vi(ll)aggio

 Il sabato del villaggio

Gli abitanti del villaggio (431) cominciano a definire la propria identità.
Le attività fervono, sono cominciate le prime domande e i primi perché.


  • Ci viene sottoposto un sondaggio su quale software utilizziamo principalmente. Rispondo Windows (il mio collega Visi, potrebbe togliermi il saluto per questa risposta) perchè è il programma che ho sul portatile che uso a casa, se fossi a scuola userei Linux -Ubuntu, se fossi da altre parti iOS  x iPad. L'utilizzo del sw dipende anche dell'utilizzo che ne devo fare, ma non credo che sia questo lo scopo del sondaggio.
  • Qualcuno suggerisce di utilizzare Piratepad per tenere traccia del percorso. Ci provo, sembra divertente e intuitivo. Da quello che capisco offre possibilità di scritture collaborative. Mi piace.


Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.

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 domenica 07/04

3 post, qui non ci si riposa...

Alternative a google reader per aggregare feed e seguire le tracce intricatissime di questo cMOOC: RSSOwl e Blogline.
  • Scarico RSSOwl sul Pc di casa: un gufo nel bosco che attornia il villaggio ci sta bene.
  • e Blogline per trovare i feed ovunque io sia.
Cominciando a camminare in 400 avanti e indietro, si tracciano i primi sentieri.
Si inizia dal più importante, quello che fornisce notizie : il sito http://iamarf.org
4 post
rispondere solo se si è pronti per proseguire.
Sarei anche pronta ma decido di non rispondere, troppo veloce.
Ci si potrebbe spaventare. Aspetto.
Uno dei vantaggi, nella vita di un villaggio è una dimensione più umana delle attività e  del tempo! 
Forse più tardi o domani...
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 lunedì 08/04
Dopo un "tranquillo week end di lavoro", pensavo ad una tranquilla mattinata a scuola e invece....appena ci metto piede, comincia il casino delle domande sui feed, gli rss , RssOwl etc.
Sui feed sono abbastanza preparata, nel senso che so cosa sono perché li ho già utilizzati ma i due programmi li ho semplicemente scaricati e li ho solo smanettati un po' .
Ci proviamo....
purtroppo la ns rete scolastica ha un sacco di blocchi e per aggiornare qualsiasi cosa  coccorre l'utenza di amministratore, password etc.
Corrompiamo il collega informatico.
 Avviamo i primi passi.
- - > differenze con lo scorso anno: se una cosa non mi riesce al primo tentativo, ci riprovo senza stressarmi, il mondo non mi crollerà addosso, un click non farà esplodere il PC.


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 martedì 09/04

Oggi, scrivere con  Piratepad è stato un casino; 
come dice Claude "piratepad ha il singhiozzo", ora ho capito cosa intendesse!
queste note sono riuscita a scriverle alle 23.09 con un iPad.
Leggo i nuovi post di Andreas e mi dico, a proposito dei commenti suscitati da
che se ancora siamo in molti a indignarci,  utilizzando tutti gli strumenti che attualmente abbiamo a disposizione x far sentire la ns voce, allora qualcosa riusciremo ancora a fare.
Se non per noi, pere i nostri figli e (perché no?) per i figli degli altri.

correggo gli errori ortografici, mi sa che la vista...
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mercoledì 10/04

villaggio a quota 450

"Il Podcast è una radio che si ascolta, si vede, si legge e si naviga”
Alberto Pian

e oggi il nuovo post tratta appunto di questo e l'importazione di feed da podcast.
Il Prof segnala anche CHOCOLAT, molto interessante che importo subito.
Aggiungo poi i feed di altri programmi di Radio 2 e 3 che non riesco quasi mai a seguire.
Già che ci sono mi ricordo di avere in Delicious:  AudioCast
poi esportato in Diigo (su suggerimento di Claude) e lo segnalo.
In passato mi è capitato di utilizzarlo.
L'utilizzo del podcast nell'attività scolastica è interessante perchè apre ad altre possibilità.
Un podcast può essere acoltato ovunque e si possono coinvolgere gli alunni stessi nella sua realizzazione, renderli protagonisti, insomma.
Riascolteranno con più piacere se la lezione è la loro.
?

Chi sarà la collega M.G. a cui devo fornire "lumi"?
sicuramente qualcuno di un altro centro a noi collegato.
Chiedo a mia volta "lumi" a E., approfittando della sua presenza su skype.
Esistono solo due persone con quel nome e una lavora proprio con me. 
Stupore.
Si raggiungono non so quante persone nell'etere e non passa una comunicazione
(per altro detta e ridetta in più occasioni e contesti) tra noi? 
Meditiamo.

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giovedì 11/04

"Laura, tu per caso c'entri con il corso?"
Si, c'entro con Veronica, Lucia, Elisabetta, Alessandro e altre 455 persone!
mi potresti...ho letto, ma in ritardo, ed è un pò un caotico...
Posso ma guarda che il caos resterà!

Andreas propone: non solo luci
cosa siamo disposti a lasciare di noi, della ns. anima, così scriveva il Prof.,
iscrivendoci ai servizi di social network?
Mentre i commenti si moltiplicano ripenso allo scorso anno...

Anonimo
Inviato febbraio 25, 2012 alle 2:14 pm | Permalink

Sono l’utente che ama viaggiare informato,
abbastanza diffidente da evitare alcuni ambienti troppo “esposti”.
...
Volendo potrei rendermi invisibile, utilizzando alcuni suggerimenti offerti dalla rete che rallentano solo la navigazione.
Ritengo più utili i consigli che sono stati dati per rendere consapevoli gli utenti e, come è stato più volte detto, non solo da Fb, il cui gioco è ormai abbastanza manifesto.
Al termine di questo percorso, sono un utente diffidente q.b.(quanto basta) per continuare a non svendere l’anima ma tale da capire che l’uso della rete può essere costruttivo e proficuo, basta saperla usare nel modo giusto.
Un grazie davvero a tutti per … tutto.
Keep in touch!
“― Ma voi, insomma, si può sapere chi siete?
Mi stringo nelle spalle, socchiudo gli occhi e gli rispondo:
― Eh, caro mio… Io sono il fu Mattia Pascal.”

Confermo quanto avevo scritto.
Ci sono diversi modi per abitare la rete, l'importante è esserne consapevoli e sapere che uso vogliamo farci.
Quest'anno, sfidando diffidenze e reticenze varie, abbiamo introdotto l'utilizzo di Twitter con la nostra  classe IV.
Con loro  abbiamo dato vita ad una simulazione aziendale, la Vegas Web Design, un'azienda che progetta siti web, non per finta, abbiamo  infatti ricevuto commesse per la progettazione di veri siti di alcune organizzazioni.
Per tenerci in contatto con loro durante il periodo di stage, per reperire notizie di tipo economico e informatico, per rispondere a loro domande e indicare un modo diverso di utilizzo dei social network abbiamo appunto proposto l'utilizzo di Twitter.
I ragazzi, come al solito ci hanno stupito, anche quando ci hanno detto:
"Meglio questo, Fb ormai è un po' troppo s...........o e ci sono un sacco di adulti che fanno i cretini!"
Ecco, ricordiamoci anche di questo; di solito parliamo di loro, dei casini che combinano nel cosiddetto cyberspazio ma...anche loro giudicano noi e i nostri comportamenti.

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aggiornamento dell'ultima ora

domenica 14/04

Ho fatto come i nostri ragazzi, nella fretta di consegnare "il compito", non ho riletto,
consegnando un testo con imprecisioni ed errori vari.
Corro ai ripari.
Fa sempre bene finire ... dall'altra parte!
Si capiscono un sacco di cose.