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lunedì 30 settembre 2013

scuola 21


Energicamente consapevoli


“Dobbiamo imparare  ad esserCi sul pianeta”





ed esserci significa: imparare a vivere
                        a  condividere
                        a comunicare
                        a essere in comunione
imparare a non dominare ma prenderci cura, migliorare, comprendere

                                                     Edgard Morin
                                                    “I sette saperi necessari al’educazione del futuro”


Guardiamoci intorno con curiosità e spirito critico,
abitiamo il nostro pianeta consapevoli di essere protagonisti attivi nel custodirlo.
Trasformiamo le parole in azioni, diventando,noi stessi, autori di quel cambiamento che ci auguriamo.
Noi siamo l’ ambiente che abitiamo e ci  ricordiamo che l’energia non è solamente una risorsa ma è fonte di vita.


Ci occupiamo di tematiche ambientali e sostenibilità già da qualche anno, cercando di promuovere una sensibilità che non sia solo di facciata ma che si traduca in atteggiamenti consapevoli  e concreti.
Abbiamo quindi deciso, con entusiasmo, di aderire al percorso scuola 21 di fondazione Cariplo, sposando appieno le ragioni che lo animano: qui.
La tematica scelta riguarda l'energia ed eccoci allora ad affrontare la prima delle quattro fasi previste.
Il racconto del progetto e le suddette fasi saranno raccontate dai ragazzi attraverso la costruzione di un blog di classe e gli altri social network che già utilizzano.

Le informazioni sulle attività svolte sono reperibili sul sito del CFP Canossa Milano
Il blog di classe è invece disponibile a questo indirizzo (per ora è ancora in costruzione)


Alessandro: alessandrovisigalli.blogspot.it
Twitter : @avisigalli
fb:alessandro visigalli
laura lpizz.blogspot.it
Twitter: @laura_pizz 
Patrizia:
Twitter: @patmarchesi
Lucia:
Twitter: @luciagarbelli


in collaborazione con:
casa dell' energia di fondazione AEM 
socialice

martedì 10 settembre 2013

lettera all'insegnante di mio figlio

di Abram Lincoln


Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c'è un eroe;
che per ogni politico egoista, c'è un leader scrupoloso ...
Gli insegni che per ogni nemico c'è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall'invidia, se ci riesce,
e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti ...
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri
ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l'eterno mistero degli uccelli nel cielo
delle api nel sole, e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare che imbrogliare
Gli insegni ad aver fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza di non seguire la massa, anche se tutti salgono sul carro del vincitore ...
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, 
ma gli insegni a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c'è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici e a guardarsi dall'eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore 
o alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi a combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza di essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande ma veda cosa può fare ...


150 anni fa il  XVI presidente degli Stati Uniti scriveva queste parole all'insegnante del proprio figlio. 
Ho ascoltato questa lettera al convegno Enac di Venezia e alcuni passaggi mi hanno colpito sia come genitore che come insegnante. 
La ripropongo così, senza commenti-che sarebbero superflui- augurando un buon anno scolastico
ai genitori che, con tante speranze, affidano i propri figli agli insegnanti
agli insegnanti che credono in quello che fanno, con l'augurio di riuscire a realizzare anche solo alcune delle richieste sopra scritte, 
ai ragazzi che sono il nostro futuro.

Buon anno a tutti